Da un’e-mail ricevuta:
Carissimi amici e/o colleghi,
un amico mi ha spedito una lettera di un grande uomo, un uomo buono che non si limitava a predicare bene. Le sue BUONE azioni, coerenti con le sue BUONE parole, sono state SCOMODE…
PACE, GIUSTIZIA, LEGALITA’, SALVAGUARDIA dell’AMBIENTE… sono sulla bocca di tutti. Pochi, però, vedono le relazioni tra queste e le proprie piccole azioni quotidiane:
PACE è in relazione con il mio conto in banca?
Che ci azzecca con il mio lavoro? cosa centra la pace con l’ultimo cellulare che ho comprato gettando via il vecchio ancora funzionante?
GIUSTIZIA è in relazione con le mie vacanze? e con il mio uso più o meno responsabile del denaro? e cosa c’entra con l’acqua in bottiglia che ho appena comprato?
Come si relaziona la LEGALITA’ con il nostro “quieto vivere”???
R. Feuerstein (“quello” del Metodo Feuerstein)
sostiene che “TUTTO E’ IN RELAZIONE CON TUTTO!!, e che ai bambini il modo andrebbe insegnato in termini di RELAZIONI anche quando si tratta di Relazioni di… differenza.
Questi concetti sono ancora più veri oggi nel nostro mondo globalizzato.
Anch’io vi voglio “infastidire”… AUGURI, quindi. Un abbraccio, Michele Loporcaro
“Carissimi,
non obbedirei al mio dovere di vescovo, se vi dicessi Buon Natale senza darvi disturbo.
Io, invece, vi voglio infastidire.
Non sopporto infatti l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario.
Mi lusinga addirittura l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora, miei cari fratelli!
Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali
e vi conceda di inventarvi una vita carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.
Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio.
Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate.
Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della spazzatura, l’inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa.
Giuseppe, che nell’affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti allo spreco delle vostre luminarie , fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.
Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame.
I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere una gran luce, dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.
I pastori che vegliano nella notte, facendo la guardia al gregge e scrutano l’aurora ,
vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio.
E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l’unico modo per morire ricchi.
Buon Natale!
Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza.”
don Tonino Bello.
Filed under: cultura, decrescita, diario, generale, grillismo, varie | 4 Comments »