Desiderare è il verbo motore del presente e del futuro che è già qua

Una riflessione mi pervade dopo un’altra delusione, o forse è il caso di dire dopo un’altra illusione.

Cosa manca in questo tempo agli animi di alcuni, o forse a molti?! Il desiderio, il desiderio è il motore del nostro presente, la motivazione che ci spinge a fare quel piccolo passo in più nella nostra vita quotidiana, è la scelta che ci fa cambiare un po’ dentro e che fa anche aumentare la nostra autostima. Il desiderio nell’oggi è il motore del presente che rode il futuro. Se non c’è desiderio oggi, non c’è futuro, ma ci sarà solo un tempo immobile, sempre uguale a se stesso che vivremo e viviamo con forza di inerzia; ci condanniamo alla monotonia delle macchine, alla noia eccessiva delle nostre abitudini sempre uguali, ci condanniamo ai venti delle mode, alle correnti delle opinioni. Il desiderio è la scintilla che sveglia la coscienza, è la curiosità che ci fa muovere, che ci fa autosperimentare mentre eseguiamo i passi, è il durante di quella strada che ci fa conoscere, contemporaneamente al nostro affrontare-desiderare, la nostra libertà. Il desiderio di una coscienza vigile è il motore del durante che si fa strada nel presente e che rode il futuro contemporaneamente.

Credo nel desiderio, credo nella scintilla che ognuno ha dentro di sè e, per credere nell’uomo di domani, ho bisogno di crederci oggi.

4 Risposte

  1. Il desiderio non è morto, sono morti i cervelli che lo generavano.

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  2. oldshit cosa intendi per morte dei cervelli? non si capisce bene il tuo punto di vista

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  3. I buddisti di Nichiren dicono che “i desideri sono la chiave della felicita’”

    Io personalmente preferisco il motto di un mio quasi-omonimo, Vittorio Alfieri, che diceva “Volli, sempre volli, fortissimamente volli!”

    E’ vero, i desideri, i sogni, l’immaginazione sono in grado di sprigionare un’energia della volonta’ indescrivibile!

    E probabilmente c’e’ anche una spiegazione “psicologica”, che potrebbe avere a che fare con le “proiezioni”, ma questa e’ un’altra storia..

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  4. @ cellula
    Per morte dei cervelli intendo cervelli spenti, con desideri annessi. Ovviamente parlo in linea generale pur essendo contro le generalizzazioni, di quella che forse non è che una realtà più piccola di quanto si pensi, o più grande di quanto sembri piccola. L’assenza di desideri nell’apatia del lasciarsi andare, a volte inseguendo percorsi in cui nemmeno si crede, per qualche ragione estranea a sè. Forse sono in errore, ma mi sembra che i sogni sol passare del tempo diventino sempre più preconfezionati, da consumare in fretta e sul posto, .

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